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Channel: Commenti a: Fotogiornalismo: viale del tramonto o eutanasia?
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Di: roberto

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Argomento stimolante. Mi piacerebbe avere la pragmaticità degli americani e il loro ottimismo. All’ultimo festival di Reggio Emilia Fotografia Europea, in una tavola rotonda noiosa e piena di cose già sentite, l’unico spunto stimolante e positivo è stato quello di Ed Kashi dell’agenzia VII, il quale, di fronte alla solita domanda riguardante la crisi del fotogiornalismo oggi rispetto a 15 anni fa, ha detto: “15 anni fa non avrei mai avuto a disposizione così tanti mezzi e possibilità per raggiungere il mio pubblico e trasmettere il mio messaggio”.
Poi bisogna che questi mezzi siano remunerativi. E qui si apre la sfida. Ma intanto essere ottimisti aiuta. Un po’ come suggerisce il libro di Roberto Tomesani felici.info

Piccola nota di colore, ma secondo me utile per un confronto “culturale” Usa/Europa: durante Fotografia Europea ho seguito un workshop con un altro fotografo della VII, Donald Weber, anche lui come Kashi premiato al World Press Photo. In un momento di pausa Ed Kashi ha fotografato Weber, casualmente accanto a me.
Dopo aver visto la foto sul suo blog ho contattato via mail Ed Kashi chiedendogli una copia in alta risoluzione della foto per poterla stampare e appenderla tra i miei ricordi.
Il giorno dopo Ed Kashi mi ha risposto gentilissimo e mi ha inviato la foto, pregandomi solo di non usarla per scopi commerciali. Sarà stato un caso, ma ho molto apprezzato la schiettezza e diponibilità del fotografo americano, il suo “non tirarsela”. E mi rimane il dubbio che se al suo posto ci fosse stato un titolatissimo fotografo nostrano, sarei ancora a controllare la posta…


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